31 agosto 2015

LE DIMENSIONI DELL'UNIVERSO.

"Le dimensioni dell'Universo" è stato uno dei temi di ricerca più importanti della cosmologia negli ultimi decenni. Ma si potrebbe anche ribaltare la questione: quanto noi siamo piccoli al suo interno? Sebbene la scienza attuale sia riuscita a farsi un'idea 'numerica' della vastità del cosmo, la nostra mente fatica a comprenderne le dimensioni. L’Universo osservabile contiene tra i 300 ed i 500 miliardi di galassie, ognuna delle quali contiene da 200 alle 400 miliardi di stelle. Questi numeri salgono velocemente nell’ordine delle migliaia di miliardi, a questo punto già abbiamo perso il senso di cosa stiamo parlando. La mente umana è perfettamente adattata alle dimensioni con cui si confronta nell’esperienza quotidiana, si perde sulle dimensioni del cosmo, pur riuscendo a percepirne la vastità.
Secondo le moderne teorie ed osservazioni, nulla può viaggiare più veloce della luce (almeno questo è quello che sappiamo), visto che noi osserviamo gli oggetti celesti perché riceviamo la luce da loro emessa e che l’Universo è nato circa 14 miliardi di anni fa, il nostro orizzonte di spazio accessibile non potrà quindi essere più grande di una sfera di raggio di 14 miliardi di anni luce, ma essendo l'Universo in fase di espansione le sue dimensioni crescono al crescere del tempo.
Le stelle si raggruppano in galassie, il loro insieme forma gli 'ammassi di galassie', che a loro volta formano i 'super ammassi' e tutti insieme quello che definiamo Universo; seguendo il filo logico che si deduce dalla osservazione, il cosmo è formato da stelle in aggregazione che formano "sistemi" sempre più grandi; è conseguente chiedersi se l'universo conosciuto non appartenga a formazioni di universi che a loro volta formano aggregazioni sempre più vaste. Da qui l'ipotesi che siamo circondati da "formazioni" che si sviluppano nello spazio e nel tempo all'infinito!
Secondo quanto emerge dalle osservazioni strumentali astronomiche, l'universo è nato da una "singolarità" chiamata "Big Bang": un punto nello spazio-tempo dal quale pare si sia espansa l'energia e la materia oggi osservata; alcuni astrofisici ipotizzano che alla fase di espansione possa succedere quella di contrazione, questo porrebbe dei limiti al concetto di infinito. L'Universo sarebbe in tal caso simile ad una enorme sfera, ellisse o campana che si espande da zero fino ad un massimo per poi contrarsi, ritornando al punto zero e ricominciare; in pratica un universo "ciclico" che sposta il concetto di infinito basandolo sul "tempo" e non sulle dimensioni.



29 agosto 2015

DIO DOVE ?



Da Einstein in poi conosciamo l'equivalenza tra massa ed energia. Se si dispone di abbastanza energia si può creare materia, in base alla relazione E=mc².
Il "Modello Standard" supponeva l'esistenza di una particella molto più grossa del protone, cioè del nucleo dell’atomo, che avesse la proprietà di spiegare come le particelle acquistano massa, ossia come si formano.
La particella, scoperta nel 2012 al Cern di Ginevra, è effettivamente il bosone di Higgs previsto nel 1964. "Particelle di Higgs" sono previste da più teorie: la teoria di riferimento della fisica, chiamata Modello Standard, ne prevede una soltanto, mentre secondo altre teorie esiste più di una particella di Higgs, la "teoria della supersimmetria", per esempio, ne prevede almeno cinque.
Una teoria, accreditata nel mondo scientifico, afferma che: “vuoto” è molto diverso da “nulla”, altra teoria afferma che: "il vuoto quantico può esistere unicamente se è in grado di generare qualcosa, ovvero energia e quindi materia". Qualcuno potrebbe definirlo: "creatore", ovvero: Dio.
Dio è il bosone di Higgs, perché nel vuoto quantico è in grado di: "generarsi dal vuoto" ?

27 agosto 2015

MIGRANTI: una valanga umana che sta investendo l'Europa da più parti. E' un problema continentale di proporzioni bibliche, ormai senza soluzione.

Lo avevo previsto e postato su facebook già l'inverno scorso: "la catastrofe avverrà la prossima estate", non mi ero sbagliato, anche se siamo soltanto alla fase iniziale.
Come si è soliti fare, si pensa a risolvere l'emergenza del momento: riuscire a dar loro assistenza e sistemarli in qualche modo; non viene fatto assolutamente nulla per risolvere il problema delle migrazioni alla radice, perchè ormai è troppo tardi per intervenire. Lo sfruttamento di interi popoli, abbandonati poi a se stessi, e delle risorse del loro territorio si sta fatalmente ritorcendo contro chi lo ha messo in atto nel corso dei secoli. Aiutiamoli a casa loro è più facile dirlo che farlo, si sarebbe dovuto fare già da prima, ormai accade come per i malati terminali, da curare nel corso della malattia, che giunta alla fase terminale non lascia scampo, si può soltanto attendere l'esito fatale.
Non si riesce neppure a fare previsioni per il futuro, è un evento nuovo, non esiste alcun precedente simile a questo, manca quindi un modello di riferimento. Come finirà non lo sa nessuno.
Adesso che avete letto questo post, potete anche tacciarmi di catastrofismo, ma c'è ben poco su cui fare battute, oggi la realtà è questa, nessuno può farci nulla.

20 agosto 2015

LE ORE DI SONNO SONO MEDIAMENTE 8 SU 24, UN TERZO DELLA VITA.




Buon sonno, cosa occorre sapere per poter dormire bene.
Il buon sonno dipende principalmente dalla cedevolezza e composizione del supporto sul quale poggia il corpo. Ovviamente hanno un loro peso anche: una cena leggera o dormire dopo aver completato la digestione, ma non quanto il sistema rete-materasso-cuscino.
Questa è la mia personale opinione:
la soluzione per un letto ideale ed economico, per soggetti normopeso, è rappresentata dalla rete a doghe di legno; materasso in poliuretano espanso ad acqua a rigidità medio-alta, alto almeno 20 cm. con strato superficiale in memory di 6 cm; cuscino a saponetta di 12 o 13 cm. di altezza, sempre in memory. Quando il proprio materasso va ancora bene e si vuole migliorarlo, sono anche in vendita, e a prezzo abbordabile, sovrammaterassi (topper) in memory di varia misura e spessore.
I materassi in Memory Foam si contraddistinguono per le loro elevate caratteristiche di ergonomia e confort. La schiuma viscoelastica consente al materasso di adattarsi perfettamente alla forma del corpo per poi ritornare al suo stato d’origine una volta che il corpo viene tolto.
A differenza dei materassai a molle o in lattice, che tendono sempre a rispondere al peso esercitato dal corpo con una spinta verso l’ alto, in virtù della loro elasticità, quelli in Memory Foam ne sono quasi totalmente privi. La spinta esercitata nei confronti di un “peso” è ridotta al minimo.
Il materasso, che in un primo momento sembra sostenere, scende verso il basso e comincia a conformarsi tramite il calore ed il peso del corpo. Si avverte, a questo punto, la sensazione di essere quasi in sospensione o in galleggiamento.
Per coloro che dormono di fianco le cose si complicano un po'. In tal caso buona parte del peso del corpo grava sul punto di appoggio posto più in basso rispetto ad una ideale linea orizzontale:  il bacino in corrispondenza dell'osso iliaco. Mantenere la posizione "di fianco" per tempi lunghi, comporta l'indolenzimento di quel lato del bacino, con possibile risveglio e sicuramente cambio di posizione.  Un materasso rigido, rischierebbe di scaricare sull'intero fianco il peso del corpo, provocando fastidio agli organi interni che verrebbero compressi dal peso. Un materasso troppo morbido, non riuscirebbe a mantenere "in linea" il corpo, consentendo l'inarcamento della spina dorsale ed un pessimo riposo. La soluzione ottimale si può trovare "per tentativi", è quindi fondamentale recarsi presso negozi specializzati che offrono la possibilità di distendersi su materassi di diversa densità e composizione, assumendo la posizione desiderata; non bisogna però avere fretta, appena appoggiati si ha comunque una sensazione di benessere momentaneo, aspettando un po' le cose potrebbero cambiare. Dopo, volendolo fare, si può acquistare anche su internet a prezzi, di solito ma non sempre, molto più bassi.
In caso di acquisto, non è il prezzo a fare la differenza, ma il materiale utilizzato e le sue caratteristiche meccaniche. Giusto per fare 2 esempi secondo la mia personale opinione: (1) non c'è il memory buono e quello scarso, varia unicamente la sua densità e l'eventuale presenza, nel supporto che andrà a costituire, di fori passanti per una migliore aerazione. (2) Stesso dicasi per il "poliuretano espanso ad acqua", che costituisce la cosiddetta "lastra" di un buon materasso, è a cellule aperte e quindi traspira consentendo una buona aerazione; ciò che può fare differenza è il peso per metro cubo di materiale, ovvero la sua densità e quindi la rigidità del materasso, che ha 3 gradazioni, si può sceglierlo cedevole o rigido, ma quasi sempre si opta per il semi rigido detto anche a rigidità media. Il rivestimento esterno di materassi e cuscini (fodere), è opportuno che sia in puro cotone e niente altro. Dettagli di una certa importanza pratica, nella costruzione e rifinitura dei materassi, possono essere le 4 maniglie laterali per facilitare lo spostamento o la fascia laterale centrale, detta anche 3D, che migliora ulteriormente l'aerazione naturale. Nella stessa famiglia di materassi in poliuretano, sono presenti varie tipologie, ad esempio quelli multistrato oppure a rigidità differenziata; i miglioramenti apportati al buon dormire non sempre sono apprezzabili, ho motivo per ritenere che la loro funzione primaria sia quella di far lievitare notevolmente il prezzo al pubblico.

Due parole sulla "leggenda" del memory. Il materiale (per la cronaca è a bassissimo costo di produzione) fu scoperto dalla ricerca NASA e mai impiegato sulle navicelle spaziali, non era quello che cercavano. Oggi sono fin troppi i produttori di materassi e cuscini che lasciano sottilmente intendere di averlo scoperto, ma senza dirlo chiaramente, o che affermano che sia stato impiegato dalla NASA, nulla di più falso!






14 agosto 2015

DOVE SEMBRA CI SIA MISTERO, FORSE NON C'E' ALCUN MISTERO, O C'E' MA SOLO IN PARTE.

COME IMMAGINO SIA "NATURALE", L'ISTINTO MI SPINGE A CREDERE NEL SPRANNATURALE, SONO PICCOLO ED INSIGNIFICANTE RISPETTO ALLO SPAZIO ED AL TEMPO INFINITI. POI CI SONO GLI UOMINI, CHE MANIPOLANO E STRAVOLGONO OGNI ACCADIMENTO E MI ALLONTANANO DAL "CREDERE".
A. A.

Caricato il 28 mag 2008.
<< Nel dicembre del 1945, a Nag Hammadi, nell'Alto Egitto, furono scoperti decine di manoscritti di sconvolgente importanza perché rivelarono un cristianesimo profondamente diverso da quello che conosciamo.
Oggi, a più di sessant'anni di distanza e dopo un lavoro di decifrazione e di studio durato decenni, è possibile avere un'idea più precisa di Gesù, che cosa ha detto veramente, chi erano gli apostoli, qual era il ruolo di Maria di Magdala.
Diversamente da quello che si crede la chiesa è un gruppo di uomini che portano avanti, quanto deciso nei secoli, le parole di uomini che intesero e diffusero il messaggio di Gesù in funzione dei loro fini.
 Nag Hammadi introduce la scoperta di fondamentali rivelazioni di un cristianesimo primitivo, rimasto nascosto per duemila anni, dove la conoscenza di Sè, la Gnosi, è il tema centrale ed è la via che conduce all'unità.
Quella conoscenza che la chiesa ha definitivamente sepolto attraverso i due consigli ecumenici svolti nella città di Nicea dove definirono chi aveva ragione e chi era eretico all'interno della stessa chiesa. Uomini che decisero chi fosse Gesù e quale messaggio avesse portato. Uomini che decisero quali testi erano giusti e quali errati. Anche i 4 vangeli canonici del nuovo testamento servono a questo.
Uomini che non sono Dio, sono uomini! Come può, quel Dio che è libertà e che desidera che ogni uomo lo cerchi liberamente, affermare che lo si faccia attraverso chi si assume il diritto di insegnare quanto è stato definito da un gruppo di uomini?
Occorre riflettere, occorre assumersi la responsabilità verso ciò che si crede.
Occorre sostituire il credere con in capire!
L'amore è relazione e solo amando si è vivi.
Per te che mi stai ancora leggendo metto in relazione le parole seguenti:
La religione è diventata superstizione ed idolatria, credenza, rituale!
La bellezza della verità e le sue sottigliezze non sono nella fede e nel dogma, non sono mai dove l'uomo le può trovare perché non esiste nessuna via che conduce a quella bellezza. Non è un punto fisso o un porto di salvezza. Ha la sua propria dolcezza e il cui amore è incommensurabile, non puoi trattenerlo o farne esperienza, non ha un valore di mercato da usare o mettere da parte.
C'è solo quando la mente ed il cuore sono vuoti, liberi da ogni pensiero.
Tutte le ricerche e le scoperte non hanno alcun significato a meno che la mente non sia libera dal suo condizionamento.
Quella liberà è il primo e ultimo gradino!
Non c'è alcuna via verso la verità sia essa storica o religiosa, non è da esperire o da trovare nella dialettica, ne da vedere in opinioni mutevoli e credenze. Ti imbatti in essa quando la mente è libera da tutte le cose che ha messo insieme. La mente deve essere libera da qualsiasi autorità. Non devono esserci ne seguaci, ne discepoli, ne metodi.
Non appartenete a niente, non legatevi ad istituzioni e non siate discepoli di nessuno. Dubitate di tutto quello che dicono i guru o i sacerdoti orientali ed occidentali che siano e a maggior ragione dubitate di quello che vi dice chi vi parla. >>
J.K.  
                                                          _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _

<< In un famoso rinvenimento casuale della primavera del 1947, fu ritrovato un puzzle mancante alla raccolta delle Sacre Scritture e siccome questo frammento di papiro era destinato a colmare un notevole “buco” storico provocando molto scalpore, si pensò bene fin da subito di alterarne l’interpretazione… e rendere note le scoperte inserendole in qualche frettolosa edizione economica cui avrebbe potuto, in seguito, essere attribuito qualche involontario (!) errore.
Parlando dei Rotoli del Mar Morto, bisogna fare prima di tutto un breve ma necessario inciso: il frammento 7Q5, esaminato al radiocarbonio, fu datato senza ombra di dubbio l’anno 50 d.C, ovvero fu scritto una quindicina d’anni dopo la crocifissione di Gesù (con ogni probabilità da qualcuno che l’aveva conosciuto o aveva raccolto le cronache di chi aveva vissuto con lui). Si trattava del più antico frammento di Vangelo giunto fino a noi, consistente in un quadratino di papiro su cui erano scritte una ventina di lettere (nel 1972, durante una catalogazione dei frammenti, il ricercatore dell'Istituto Biblico di Roma Josè O’Callaghan, riconobbe in quelle lettere i versetti 52 e 53 del capitolo 6° del Vangelo di Marco, smentendo altri papirologi prima di lui che le avevano confuse con brani biblici). Altri frammenti di papiri molto più antichi riportavano infatti diversi racconti citati anche nella Bibbia e quindi poterono essere confrontati con le versioni giunte fino a noi. Furono fatte scoperte sensazionali!  Per esempio, dal 400 a.C. (anno in cui si ritiene ultimata la scrittura dell’Antico Testamento) al 980 d.C. (anno in cui fu scritto il più antico testo conosciuto nel 1947), c’era un “buco”. Il “rotolo di Isaia”, lungo 7 metri e trovato nella prima grotta di Qumran, era più antico di ben 1000 anni!
La Bibbia è da considerarsi un testo esoterico, “codificato” in modo che solo gli iniziati possano afferrarne il vero significato; una delle prove della sua codificazione sono i codici ELS, la cui esistenza è oramai assodata da anni (e confermata da sofisticati software).
Una volta confrontati i rotoli di Qumran con gli altri testi biblici a disposizione, il risultato è stato d’una corrispondenza del quasi 100%… la Bibbia, dunque, è stata scritta già codificata! Alcuni rotoli erano scritti in chiave esoterica e per altri – dov’erano riportati avvenimenti citati anche nella Bibbia – era fornita un’interpretazione idonea a spiegare il vero contenuto del testo; a questo proposito, era continuamente inserita la parola PISHRO (letteralmente: la sua interpretazione è).
CHI la scrisse doveva presupporre che in seguito CHI gli fosse succeduto nei millenni, avrebbe letto una serie di “informazioni” (sarebbe più corretto dire “messaggi in codice”), in virtù del fatto che conosceva già le relative chiavi di lettura. Sarebbe giusto chiedersi: CHI era CHI? I rotoli del Mar Morto furono nascosti nelle grotte di Qumran dalla sètta degli Esseni, dopo essere stati sigillati in giare di coccio. Con tutta probabilità si sarebbe dovuto trattare d’un rifugio temporaneo per non farli cadere in mano ai soldati romani, di cui gli Esseni temevano le rivendicazioni; smantellarono la biblioteca e prepararono le giare da inserire negli anfratti rocciosi, quindi vi nascosero i rotoli, sperando di poter tornare presto a recuperarli (ma non fu così, evidentemente: infatti, furono sterminati).
Alcuni scavi a circa 500 m dalla caverna principale hanno poi messo in luce le rovine d’un antico monastero, conosciuto come Khirbet Qumran, che avrebbe ospitato una misteriosa sètta religiosa (sicuramente quella degli Esseni). Disponeva d’una sala-scrittura dove venivano scritti o copiati i libri: infatti fu rinvenuta una grande stanza con all’interno una tavola molto lunga e una panca, due calamai e una giara d’argilla identica a quelle rinvenute nella prima grotta. Questo fu probabilmente il luogo dove i membri della comunità di Qumran avevano nascosto i documenti per metterli al sicuro dalla legione romana . I documenti ritrovati, talvolta minuscoli frammenti, sono scritti quasi tutti in lingua ebraica. Alcuni sono in aramaico o in greco. È la raccolta di oltre 600 testi dell’Antico Testamento, meno il cosiddetto Libro di Ester. Una cosa straordinaria riguarda i “commenti” sull’Antico Testamento e il “Manuale della disciplina” della comunità, da cui si sono avute molte informazioni e conferme sulle abitudini della sètta. Ciò che colpisce subito è un’incredibile analogia con gli usi del gruppo di Gesù e dei rotoli di qumran dodici apostoli: la figura del “Maestro di Giustizia” (chiamato Rabbi) a capo della sètta (la guida era affidata a un gruppo di dodici “Maestri”), è ancora controversa, ma si potrebbe davvero riferire al Cristo, che veniva chiamato Rabbi.
Lo storico romano Plinio documentò che gli Esseni erano circa quattromila e vivevano sulla sponda ovest del Mar Morto, proprio dove sono state rinvenute le rovine del monastero di Khirbet Qumran. La loro vita era molto austera e umile, e vissuta in purezza d’animo e gentilezza. Non erano considerati pericolosi.
Alcuni rotoli, specialmente quelli sulla “regola”, hanno stupito per la somiglianza con quella dei Cristiani primitivi. Per entrare nella confraternita Essena, ad esempio, i discepoli dovevano rinunciare al possesso dei loro beni, nonché ai precedenti legami. I riti Esseni includevano il battesimo con l’acqua e il banchetto sacramentale.
Gesù era Esseno e per di più Nazireo. Come prima di lui sua madre e Giovanni il Battista. Cosa successe a un certo punto della sua vita, che lo indusse a distaccarsi dalla legge di Mosè per cercare altrove la via di salvezza?
Com’è arrivato un antichissimo manoscritto Esseno in un monastero buddhista del Tibet? Qualcuno aveva voluto metterlo al sicuro… ma da chi? Chi ce l’aveva portato? Ma soprattutto, cosa contiene di così importante?  >>
                                                                      _ . _ . _ . _

Nag Hammadi: diversamente da quello che si crede, la chiesa è nata da un gruppo di uomini che decisero di portare avanti il messaggio di Gesù in funzione dei loro fini.
Qumran: i sette rotoli più importanti, di cuoio, sono ora conservati presso l'Altare del Libro, a Gerusalemme. Gesù era Esseno e per di più Nazireo, cosa successe a un certo punto della sua vita, che lo indusse a distaccarsi dalla legge di Mosè per cercare altrove la via di salvezza?


E' IN ARRIVO UNA STRAORDINARIA NOVITA' CHE RIVOLUZIONERA' IL MONDO DEI MOTORI. LE BATTERIE A IONI DI ALLUMINIO !


Il motore elettrico per automobili è piccolo, non inquina, non abbisogna di raffreddamento quindi è facilmente posizionabile ed ha un "rendimento" molto alto; ha avuto fino ad oggi scarsa diffusione a causa delle batterie di alimentazione al piombo, pesanti, costose, ingombranti e di vita breve. E' in fase avanzata di sperimentazione una nuova generazione di batterie molto ad alta efficienza e con tempi di ricarica ridottissimi: le batterie ricaricabili a ioni di alluminio, compatte e ad alta capacità. La progettazione e la successiva sperimentazione di accumulatori di energia elettrica agli ioni di alluminio è stata realizzata da un team della Università di Stanford, negli Stati Uniti, guidato dal professor Hongjie Dai. E' possibile perforare la batteria con un trapano senza che succeda nulla. La sperimentazione dell'Università di Stanford, sviluppata per arrivare alla industrializzazione delle batterie agli ioni di alluminio, potrebbe rivoluzionare anche il settore dei cellulari e dei laptop, ha dimostrato che questo nuovo tipo di accumulatori può essere ricaricato in brevissimo tempo, anche meno di un minuto. Quella realizzata dal team del professor Dai (con la collaborazione di scienziati del Taiwan Industrial Technology Research Institute, della Hunan University e della National Taiwan University of Science and Technology) vanta inoltre una 'vita' molto più estesa rispetto a quelle agli ioni di litio, 7.500 cicli di carica contro 1.000. Presto potranno sostituire le batterie al piombo attualmente usate sulle automobili e mandarle in pensione; potranno inoltre alimentare le auto con motore elettrico. Per capire meglio, rimane da definire il "rendimento" di un motore, che è quanto riesce a restituire rispetto a quanto gli viene dato dall'alimentazione; il motore elettrico ha un rendimento molto alto, i grossi motori elettrici possono raggiungere il rendimento del 95%, in un motore a benzina il rendimento è soltanto il 28% ed in un diesel si arriva al 38%. Il confronto tra un motore a scoppio (pesante, ingombrante ed a basso rendimento) ed uno elettrico (leggero, piccolo ed ad alto rendimento) non si pone neppure; se a questo aggiungiamo le straordinarie capacità delle nuove batterie agli ioni di alluminio, piccole, potenti e con tempo di ricarica molto breve, chiunque può trarre le debite conclusioni. L'impiego conseguente alla prossima commercializzazione delle nuove batterie a ioni di alluminio, è sicuramente vasto: apparecchi elettronici come computer portatili, telefonini e quant'altro avranno autonomia enormemente maggiore e tempo di ricarica di qualche minuto.Ne cita altri: ventilatori portatili, bici e moto elettriche, condizionatori elettrici per auto (quelli attualmente in uso sono trascinati da una cinghia connessa al motore) ; quasi tutti gli apparecchi elettrici portatili ed a corrente continua potranno essere alimentati con le nuove batterie a ioni di alluminio, che hanno tempo di carica brevissimo e durata 7 volte maggiore di quelle a ioni di litio.







11 agosto 2015

PERSO UN PEZZO DI TERRITORIO ITALIANO.




Faceva parte una volta della provincia di Foggia. Le Isole Pelagose, un piccolo arcipelago solo 12 miglia al largo del Gargano, oggi in terra, anzi in mare croato, che appartiene amministrativamente alle IsoleTremiti; fu dimenticato dall'Italia e nel Trattato di Pace di Parigi tra l'Italia e le Potenze Alleate firmato il 10 febbraio 1947; dopo la seconda guerra mondiale fu assegnato all'ex Jugoslavia. Torna periodicamente d’attualità, quando i pescherecci di Manfredonia “sconfinano” nelle acque croate, esponendosi al sequestro e al pagamento di multe particolarmente salate.
Quel trattato di pace stabilì anche che i pescatori italiani avrebbero goduto "gli stessi diritti a Pelagosa e nelle acque adiacenti, di quelli goduti dai pescatori jugoslavi prima del 6 aprile 1941" (ossia il diritto, in base agli "Accordi di Brioni" del 14 settembre 1921 e agli Accordi di Nettuno del 20 luglio 1925 tra il Regno d'Italia e Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, di pescare con non più di 40 barche di stanza a Lissa e in determinati specifici periodi).
Le acque di Pelagosa sono ancora oggi visitate da numerosi pescherecci italiani, nonostante si tratti di acque territoriali croate. E non senza incidenti di percorso, come quello che ha visto protagonista il motopeschereccio “Destriero” sequestrato dalle autorità croate, con l’accusa di aver sconfinato ed illegalmente pescato.
Sulla possibilità che il trattato di pace sia ancora vigente e funzionante, qualche perplessità si può nutrire. Venne firmato infatti dall’allora Iugoslavia: con la crisi dei Balcani, dal 1991, le isole del piccolo arcipelago sono divenute croate, e occorrerebbe che venga intrapresa un’azione diplomatica verso il paese “dirimpettaio” per garantire il rispetto di quanto statuito dal Trattato.
In realtà, la particolarità di questa norma discende dall’incredibile storia vissuta dall’arcipelago, che figura nell’elenco dei “territori irredenti”, ovvero di quei pezzi di Italia o ex Italia che vengono di tanto in tanto rivendicati a diverso titolo. Non ha dubbi, il sito più autorevole in materia, Irredentismo.it, che calcola in circa 21.000 metri quadrati i territori che mancano all’Italia.

LE ISOLE TREMITI, SEMBRANO ISOLETTE GRECHE.

Poche miglia al largo del Gargano, le Isole Tremiti sono un piccolo paradiso a portata di mano. Hanno le stesse caratteristiche paesaggistiche marittime delle altre isole adriatiche italiane e non.











3 agosto 2015

LINFODRENAGGIO, COSA E', A COSA SERVE.


Mettiamo subito in chiaro che il linfodrenaggio, metodo classico del Dottor Vodder, è un trattamento estetico superficiale che viene eseguito mediante massaggio manuale, principalmente da estetisti qualificati e specializzati. Risulta alquanto strano che la medicina tradizionale abbia colpevolmente trascurato questa importante tecnica di salutare trattamento fisico, demandandola alla categoria degli estetisti più che a medici o fisioterapisti, ma tant'è.
Il sistema circolatorio linfatico, che è il sistema superficiale dopo quello venoso ed arterioso dislocati verso l'interno, è composto dai vasi linfatici, che sono disposti regolarmente al di sotto della pelle e si diramano per tutto il corpo. Contiene un fluido denominato linfa, scorre attraverso i capillari linfatici in vasi di calibro sempre maggiore, che confluiscono infine in un unico tronco linfatico di grosso calibro, denominato dotto toracico ed indicato come punto di scarico finale, da cui la linfa si riversa nella vena cava superiore, ritornando così al torrente circolatorio; ogni giorno tornano al circolo alcuni litri di linfa. Lungo il corso dei vasi linfatici si trovano i linfonodi o linfoghiandole o gangli linfatici, si comportano come dei filtri che “controllano” la linfa prima che essa raggiunga il sangue; rappresentano la sede in cui hanno inizio le risposte immunitarie specifiche agli antigeni proteici veicolati per via linfatica. La funzione di raccogliere l’antigene dalla porta d’ingresso (organismo) e di convogliarlo ai linfonodi è in gran parte svolta dal sistema linfatico. La cute, gli epiteli e gli organi parenchimali contengono una rete estesissima di capillari linfatici che assorbono e drenano il fluido interstiziale prodotto per filtrazione del plasma. Tali siti linfonodali accolgono anche una ricca popolazione di cellule capaci di elaborare e di presentare gli antigeni, il linfonodo intrappola l’antigene portato dai linfociti afferenti e risponde con una serie di reazioni capaci di neutralizzarlo. Per questa loro particolare quanto importantissima funzione, alcuni testi indicano i linfonodi come ghiandole deputate a produrre "le cellule dell'immunità" !
Contrariamente al sistema venoso ed arterioso, dove il sangue viene pompato dal cuore, la linfa del sistema linfatico non dispone di una analoga pompa e si muove utilizzando unicamente i movimenti del corpo e le conseguenti contrazioni muscolari. L'attività fisica risulta quindi fondamentale ai fini della mobilizzazione del liquido linfatico e, per lo stesso fine, può utilmente beneficiare del massaggio linfatico manuale.
La pelle assolve funzioni organiche che non le consentono di essere impermeabile ed inespugnabile, il sistema di difesa immunitaria dell'organismo umano consente ai "nemici" di penetrare l'organismo attraverso la pelle, per poi attaccarli e distruggerli al suo interno. Appare chiaro che la prima barriera di difesa organica è per l'appunto il sistema circolatorio linfatico, prima linea di difesa contro i nemici che dall'esterno attaccano l'organismo; il linfodrenaggio manuale risulta quindi fondamentale coadiuvante per il corretto funzionamento del sistema circolatorio linfatico.
Il massaggio linfatico manuale, in particolare quello del suo inventore Dottor Vodder, può essere praticato su tutto il corpo e sfrutta le mani sapienti dell'estetista specializzato, che con delicato movimento pressorio e sfioramento progressivo favorisce la mobilizzazione del liquido linfatico e ne migliora la circolazione all'interno dei vasi. Tale massaggio risulta molto delicato e piacevole, è una tecnica molto sofisticata e specializzata; il solo linfodrenaggio completo del viso prevede in tutto circa 80 passaggi, in parte diversificati o ripetuti varie volte.

Andrea Arena, estetista con qualifica CCIAA Palermo.





Peeling cutaneo e rinnovamento cellulare superficiale sono cose diverse.

Ho letto articoli sui taluni trattamenti estetici che sono imprecisi e tendono a confondere le idee, quelli sul peeling e sul rinnovamento cellulare, ad esempio, spesso mischiano capre e cavoli.
Peeling e rinnovamento cellulare sono cose diverse, il primo è un trattamento superficiale esfoliante che rimuove le cellule morte, ovvero lo strato corneo della cute ed il tappo cheratinico dei comedoni, il secondo agisce in profondità e rinnova la pelle. L'avvento degli alfa-idrossiacidi, che svolgono contemporaneamente ed egregiamente entrambe le funzioni di peeling e rinnovamento cellulare, ha ingenerato confusione e spesso si tende a mischiare le due cose.
Il trattamento si esegue soltanto in inverno, durante il periodo estivo è meglio non parlarne; gli alfa-idrossiacidi rimuovono completamente la protezione naturale dell'epidermide, che rimane pericolosamente esposta ai raggi UV solari e non.
Quasi tutte le sostanze usate in estetica non hanno la capacità di penetrare lo strato cutaneo, fa eccezione l'acido glicolico, che ha un basso peso molecolare, quindi una molecola talmente piccola da consentirgli di raggiungere lo strato basso del derma e stimolare i fibroblasti, che sono gli elementi cellulari più numerosi del tessuto connettivo lasso; sono deputati ad elaborare gli elementi costitutivi delle fibre collagene ed elastiche nonché i proteoglicani e le glicoproteine della sostanza fondamentale amorfa; essi intervengono anche nella sintesi di tutti i componenti macromolecolari delle fibre elastiche. In altre parole, l'acido glicolico promuove dal basso il ricambio cellulare, la produzione di nuove cellule spinge verso l'alto le altre cellule che giunte progressivamente in superficie seccano e quindi desquamano. Il risultato, visibile sin dalle primissime applicazioni, sarà un aspetto della pelle rinnovato in luminosità e colore più chiaro per effetto delle cellule nuove, l'appiattimento delle rughe profonde, la scomparsa di quelle superficiali, il notevole miglioramento dell'aspetto di eventuali cicatrici, un modesto rimpolpamento e visibile effetto tensore della superficie trattata. Normalmente bastano 6 applicazioni per ottenere risultati significativi, uno a settimana, naturalmente il numero dei trattamenti può essere variato in funzione dei risultati che si vogliono raggiungere e delle condizioni iniziali. Il trattamento con alfa-idrossiacidi deve essere eseguito da estetisti o dermatologi esperti, mai da principianti, possibilmente adoperando la concentrazione di acido glicolico del 40% invece che quella del 70% (concentrazione massima possibile), che a volte risulta troppo aggressiva anche con tempo di posa molto breve; il risultato è identico con entrambe le concentrazioni, varia soltanto il tempo di posa, solitamente misurato in secondi ed i rischi maggiori di irritazione cutanea nell'impiego della concentrazione massima. Il risultato ottenuto con un trattamento completo di alfa-idrossiacidi sarà percepito facilmente da tutti, non dovrà meravigliare se amiche o parenti, che non sanno del trattamento fatto, dicano: ti vedo diversa, non so, mi sembri raggiante e ringiovanita di diversi anni.

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