23 aprile 2008

ITALIA - IDEOLOGIE POLITICHE E FUTURO

il cap della politica: consenso, arricchimento, potere


La fine del secondo millennio ha fatto tramontare in Italia le connotazioni storico-politiche che, fino ad allora, avevano distinto la destra dalla sinistra. Non è stato un evento indotto da scelte di partiti politici appartenenti ai due schieramenti di centro destra e centro sinistra, ma una delle prime conseguenze della globalizzazione, della "libera circolazione" dei cittadini della Comunità Europea e del dilagante fenomeno degli extracomunitari. Nelle elezioni politiche 2008 l'evanescenza delle vecchie ideologie ha accelerato la confluenza al centro di gran parte degli elettori di destra e di sinistra, nei due soggetti politici PD e PDL i cui programmi elettorali sono perfettamente sovrapponibili in più punti. Conseguenza della semplificazione del sistema elettorale, non più polverizzato ma confluito in due partiti più che in due coalizioni, è stata che le ali estreme della destra e della sinistra hanno subito un processo di contrazione, anzi per la sinistra è stato un vero tracollo al punto da non essere più rappresentata in parlamento.
In particolare, il nemico delle sinistre non è più il vecchio "padrone" ma la globalizzazione pessimamente pilotata dal gruppo dirigente al potere, e quello delle destre, la minore sicurezza percepita dai cittadini, strumentalizzata da coloro che indicano l'extracomunitario che delinque, unico responsabile. Ma c'è un terzo nemico, individuato da molti italiani nella corruzione e nel malgoverno. La Lega è stata la più furba e col demagogico slogan "Roma ladrona"(anche mentre stava al governo), ha più di altri saputo cavalcare l'onda del dissenso e del malessere sociale catalizzando consensi tra gli elettori meno avveduti. Pochi, a sinistra, hanno capito che gli italiani sono più attenti all'arrivo di nuove tasse e ad arrivare a fine mese più che al numero degli inquisiti in parlamento, alle accuse alla controparte politica (che oltretutto non pagano), oppure a quante tv possiede Berlusconi. Il tramonto delle ideologie ha spostato l'attenzione dei più verso i problemi quotidiani dell'esistenza, facendo loro perdere di vista il proprio futuro e quello delle prossime generazioni, futuro che appare sempre più difficile, quindi incerto e distante. La perdita delle ideologie potrebbe comportare il rischio che i valori morali possano attenuarsi producendo un progressivo scivolamento generale verso il qualunquismo. La maggioranza dei politici, bontà loro, persegue da sempre gli stessi meschini obiettivi, consenso, arricchimento e potere, infischiandosi della cosa comune e dei bisogni dei loro elettori, promulgando leggi più inutili che dannose, giusto per non scontentare nessuno, spesso in contrasto con le altre già in vigore. Il rapido incalzare degli eventi, che producono profondi cambiamenti sociali, propone alla politica problemi sempre nuovi per i quali è incapace di trovare giuste risposte in tempo utile. C'è il rischio che le soluzioni ai problemi proposti dai cambiamenti, o non ci saranno, oppure saranno tardive ed inadeguate. Non riuscendo a tenere il passo col mercato globalizzato e persino con gli stessi partner europei, potremmo restare tutti indietro a leccarci le ferite prodotte dalla recessione, favorita dalla attuale classe politica composta in buona parte dai soliti mestieranti e da mezze figure non vocate.

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22 aprile 2008

ORIGINE DELL'UOMO

l'essere "uomo" è una singolarità ?

L'immagine a lato è della nebulosa dell'aquila, dove sono in via di formazione stelle e pianeti. E' composta da varie riprese del telescopio spaziale Hubble, fatte con strumenti capaci di dare analoga visione a quella dell'occhio umano ma con capacità, di dettaglio o di insieme, infinitamente maggiori. Osservando la foto ingrandita restiamo affascinati nell'immaginare come quella porzione di spazio sia coinvolta nelle azioni forti generate da materia ed energia che plasmano stelle, pianeti e lune.
La materia è formata da atomi che unendosi tra loro formano le molecole, che aggregandosi formano le sostanze. L'uomo e composto della stessa materia dell'universo e ne conosce la composizione atomica attraverso la tavola periodica di tutti gli elementi o "tavola di Mendeleev"
http://it.wikipedia.org/wiki/Tavola_periodica. Sappiamo che la grande varietà di atomi di cui la materia è composta pervade tutto l’universo poichè è presente, estremamente rarefatta, anche nello spazio interstellare sotto forma di gas e polvere. http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761569862/Materia_interstellare.html . Nel corso di milioni di anni, parte di questi gas e polveri sottili dispersi negli spazi intersiderali, si sono aggregati a formare stelle, come avviene nella costellazione di Orione http://members.aon.at/astrofotografie/galerie/deepsky/he_m42.htm La diffusione di atomi nell'universo deriva dalle immani esplosioni delle nove e supernove, che sono tipi di stelle e loro sistemi planetari giunti alla fine dell'esistenza, nelle quali tutta la materia che le compone viene disgregata e proiettata nello spazio a grande velocità. Con le stelle che si formano dalla materia di quelle esplose, si realizza un circolo chiuso che soddisfa la regola universale della “continua trasformazione” alle quale risponde l’intero universo conosciuto. Non è difficile immaginare che in tempi lunghissimi e col ricrearsi delle stesse condizioni ambientali che hanno consentito la precedente aggregazione a cascata della materia, gli stessi elementi possano riconfigurarsi o evolvere in modelli, anche di vita, più o meno speculari ai precedenti e che questi processi, mediante la descritta "trasformazione", possano alternativamente ripetersi all'infinito.
Il fenomeno della eventuale diffusione della vita nello spazio è spiegato dalla teoria della “panspermia” che indica le comete ed i loro impatti sugli astri, come responsabili del trasporto e della diffusione degli elementi fondamentali alla formazione della vita, ovvero le molecole organiche denominate "mattoni della vita". La teoria non si interessa di origini ma soltanto di diffusione della vita ed è applicabile unicamente all'interno delle galassie perchè non si conoscono comete che si spostano da una all'altra.
Altra possibilità, ritenuta causa di diffusione della vita nelle galassie, è rappresentata dalla cattura di un nuovo pianeta, con annessione a preesistente sistema planetario, da parte delle potenti forze gravitazionali di una stella. Fatto reso possibile, nell'universo in movimento, dall’intersecarsi di intere galassie che entrando in collisione, anche parziale, potrebbero far “perdere” qualche componente esterno ai sistemi planetari che gravitano attorno alle stelle che le compongono, ad opera di altre il cui passaggio le porterebbe molto vicine al pianeta esterno (ad esempio a Plutone rispetto al Sole). Avverrebbe in pratica, in grande scala, qualcosa di molto simile alla perdita o acquisizione di elettroni da parte degli atomi, ad opera di forze esterne all’atomo ed in grado di interagire con quelle interne alla struttura atomica nucleo-elettrone, secondo il modello proposto da Ruthenford
http://www.arrigoamadori.com/lezioni/Sintesi/TeoriaAtomica.htm e successivo a quello di Bohr http://it.wikipedia.org/wiki/Modello_atomico_di_Bohr
Sappiamo che al verificarsi di precise condizioni ambientali di luce, gravità, temperatura, umidità, carica elettrica etc. la combinazione di alcuni elementi produce degli aminoacidi, ovvero "i mattoni fondamentali della vita" che possono evolvere in forme molto diverse tra loro, ivi compresa l’anomalia uomo.
Alle due ipotesi citate e cioè che l'uomo si sia formato sulla terra e sia quindi una singolarità esclusiva, o che sia venuto dallo spazio, se ne è aggiunta di recente una terza. Quest'ultima ipotizza un incrocio tra un discendente dell'omo erectus, di origine terrestre, e visitatori venuti dallo spazio. Questa nuova teoria, che al primo impatto può sembrare la meno attendibile, ha dalla sua importanti indizi storici confortati da antichissimi documenti anche religiosi. Miti, leggende, storia e religioni pagane o monoteistiche, hanno in comune esseri immortali venuti dal cielo, potentissimi e capaci di innumerevoli prodigi. Le notizie più antiche li indicano di sesso diverso e capaci di generare prole anche incrociandosi con uomini e donne terrestri. Tutti hanno potere di vita e di morte e possono gratificare gli uomini con premi durante la vita o immortalità dopo la morte fisica.
Non è in alcun modo dimostrabile che il nostro pianeta, assieme al sistema planetario e stellare cui appartiene, sia isolato dall’infinito sistema cosmico, anzi ne è parte integrante e come tale è sottoposto alla stessa legge di “continua trasformazione” che vige nell’universo e che, a ben vedere, è l’unica legge universale conosciuta dall’uomo.
Unicamente per completezza di informazione va segnalato che, in un ipotetico parallelo tra micro e macroscopico, le troppo numerose singolarità del cosmo, ed anche la vita umana è considerata tale, hanno quasi messo in crisi il modello astronomico della sequenza principale
http://it.wikipedia.org/wiki/Sequenza_principale con la conseguenza di dover considerare le singolarità, in antitesi allo stesso significato del termine, quasi una costante. La teologia ritiene l'uomo una singolarità, una eccezione, non sarebbe quindi ipotizzabile la sua diffusa presenza nel cosmo. Tuttavia non è affatto facile dimostrare che la vita umana sia un fatto isolato ed unico del nostro pianeta poichè l'uomo ha conoscenze estremamente limitate dell'universo infinito. La teoria che l'universo non abbia mai fine è quella più accreditata nel mondo scientifico. Posto quindi che l'universo sia infinito, in esso tutto tenderà all'infinito, anche la vita in tutte le sue forme, compreso l'uomo. Di conseguenza non ha molto senso indagare per stabilirne l'origine della vita, questo sarà un problema che non vedrà mai soluzione. Sappiamo che Ex nihilo nihil fit "dal nulla non proviene nulla", quindi la vita non può provenire che da qualcosa diverso dal nulla.

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21 aprile 2008

LA MIGLIORE DIETA

per chi non ha fretta





Quello di gola è uno dei sette peccati capitali e fa riferimento più agli eccessi che al piacere. Il modello standard del pasto completo, proposto dai ristoranti, è costituito da un bel primo piatto, un succulento secondo accompagnato da contorno, frutta, dessert caffè e digestivo o grappino, è una proposta allettante e gioiosa, ma rappresenta un modo sicuramente eccessivo di alimentarsi. I piaceri del palato trascinano fatalmente agli eccessi ed il sovrappeso è diventato uno dei mali del nostro tempo. Fortunatamente ci sono le diete, modelli di alimentazione alternativi che in parte correggono gli inestetismi prodotti dall’alimentazione incontrollata, che per il particolare modo di essere strutturate, sono piuttosto sgradite a tutti. Quasi tutte le diete propongono, rispetto alla alimentazione comune, porzioni molto piccole e cibi semplici e poco conditi. Questa contrapposizione rende tali diete uniformemente tristi perchè sostituiscono al piacere della tavola, il sacrificio. Bisogna quindi trovare soluzioni che rendano le diete più appetibili e meno tristi. Una, possibile, è rappresentata dalla varietà degli alimenti che costituiscono ogni singolo pasto nel quale, pur non eccedendo le prescritte quantità totali di grassi, carboidrati, etc., ma aumentando il numero di pietanze, riesce a restituire parte della gioia sottratta da mini porzioni, semplicità di cottura e scarso condimento. Si applica lo stesso principio che rende più attraente un pranzo costituito da varie portate molto differenti tra loro, rispetto al piatto unico. La cucina di molti paesi, nei quali il piatto di riso è la base dell’alimentazione, ne prevede il condimento con diverse salse poste in piccole ciotole, per variare frequentemente il sapore durante il consumo. Si intuisce quindi che il vero piacere della tavola sta nella diversità dei sapori più che nella quantità. Questa logica può essere utilmente applicata nella normale alimentazione e, principalmente, a tutte le diete.
Altro fatto da tenere in debita considerazione è sapere che le diete non drastiche, servono principalmente a far perdere liquidi ma, per ridurre la massa grassa e rassodare tessuti e massa muscolare, occorre associarvi l’attività fisica, ovvero la fatica ed il sudore; senza di essa i risultati saranno solo parziali e le eccessive aspettative miracolistiche, verranno regolarmente disattese.
La migliore dieta quindi, prima che per la bocca passa per la testa.


17 aprile 2008

Giustizia negata per Paolo Borsellino

la sentenza indegna e l'ombra sull'Arma



"Una sentenza indegna" l'assoluzione dell'ufficiale dei carabinieri accusato di aver rubato l'agenda rossa del giudice assassinato 16 anni fa dalla mafia.

di Salvatore Borsellino

La notizia mi è arrivata ieri come un pugno in piena faccia dalla Germania, tramite un amico che è sempre il primo a raccogliere le notizie non appena pubblicate dall'ANSA in Italia.
Ero stato invitato da Giuseppe Bascietto a presentare il suo libro su Pio La Torre e il primo impulso è stato quello di piantare tutto e tornare a casa, con la sensazione dell'inutilità di continuare a battermi per ottenere Giustizia a fronte di uno Stato che, come riportato di recente in un articolo speditomi da un lettore, "NON PUO' PROCESSARE SE STESSO".
Poi ho scelto di restare anche se, scusandomi con l'autore del libro e con in presenti, non ho potuto fare a meno, appena mi hanno data la parola, di comunicare a tutti i presenti la notizia che avevo appena appreso.
La notizia, cioè, dell'assoluzione in fase di udienza preliminare, senza neppure passare alla fase dibattimentale del processo, del Capitano Arcangioli dall'accusa di avere sottratto dalla macchina del Giudice Paolo Borsellino ancora in fiamme la borsa di cuoio contenenente l'ormai famosa Agenda Rossa nella quale il Magistrato appuntava tutti i suoi incontri e soprattutto i risultati degli interrogatori che in quei giorni conduceva con collaboratori di Giustizia quali Vincenzo Calcara, Gaspare Mutolo e Leonardo Messina.
Collaboratori che che gli stavano permettendo di squarciare il velo sulle collusioni tra mafia e politica, tra mafia e servizi segreti deviati, tra mafia e pezzi delle Istituzioni, tra mafia e mondo dell'imprenditoria e degli appalti.
Ho preso lo spunto, nel comunicare la notizia, dal sottotitolo del libro - "La vita del politico e dell'uomo che sfido' la mafia" - per dire che purtroppo in questo nostro disgraziato paese non sono mai lo Stato, la politica o le Istituzioni nel loro complesso a sfidare la mafia, è sempre una parte delle Istituzioni o peggio addirittura un singolo uomo o singoli uomini a condurre questa sfida contro la mafia o la criminalità organizzata, e questo consente a queste organizzazioni, grazie alla loro eliminazione, favorita dall'isolamento a cui quasi sempre vengono prima sottoposti, di risultare alla fine vincenti in questa lotta o rimandarla per anni, fino al prossimo magistrato, poliziotto o giornalista costretto, suo malgrado, a diventare un eroe a causa proprio della solitudine in cui conducono la loro lotta.

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ELEZIONI POLITICHE 2008

è il secondo terremoto politico dopo 'manipulite' ed il crollo DC




C'è una gran voglia di ripetere stupidaggini ascoltate in TV o lette sui giornali che affermano che il PD è stato la causa del tracollo della sinistra.
Osservando quanto accaduto è evidente che la sinistra ha subito il tracollo perchè non è stata più votata dai suoi precedenti elettori, indipendentemente dalle loro nuove scelte. Il motivo vero sembra ovvio ma nessuno lo dice. Tutti i dirigenti politici di sinistra hanno pubblicamente ed aspramente criticato il governo Prodi durante il dibattito per la realizzazione di alcuni punti del programma politico, dimenticando di far parte della stessa coalizione e votando poi a favore in parlamento. Alcuni hanno persino partecipato a manifestazioni di piazza contro il governo rilasciando dichiarazioni televisive non meno critiche di quelle dell'opposizione. Questo comportamento incoerente ed ipocrita, ha creato un cortocircuito nell'elettorato che ne è rimasto sbigottito e, non riuscendo più ad identificarsi nei partiti di governo, si è rivolto altrove. Ripeto, non si può criticare ogni provvedimento del governo per poi votarlo in parlamento. Giusto o sbagliato che fosse, è stato più coerente Bertinotti quando fece cadere il primo governo Prodi, infatti ha preso poi tantissimi voti in più. Per chi volesse fare riferimento ai rilevamenti post elettorali ed ai flussi, questi ci dicono che solo una piccola parte dei voti di sinistra sono andati al PD e che l'astensionismo è stato scarsamente rilevante nel tracollo delle sinistre. Quanto detto è sotto gli occhi di tutti ma da sinistra nessuno ne parla perchè è difficile fare autocritica sincera temendo di essere messi da parte (meglio dare la colpa al PD) e da destra non hanno alcun interesse a farlo.
Il problema vero è stato che gli elettori comunisti non hanno più trovato referenti perchè i loro partiti, o meglio segretari e parlamentari di sinistra, più che tradirli li hanno sconcertati con il maldestro ed incoerente barcamenarsi all'interno di una coalizione di governo dalla quale si aspettavano molto. Questo governo, a detta di tutti, era nato a termine, con una striminzita maggioranza al senato che gli dava scarsissima possibilità di realizzare l'ambizioso programma e con quasi tutti i membri affetti da congenita incapacità di comunicazione. In una trasmissione televisiva una anziana signora intervistata per strada ha detto: "la destra ha fatto poco dicendo di aver fatto molto mentre la sinistra non è neppure capace di dire il poco che fa". I politici di sinistra non hanno capito gli evidenti bisogni primari dei loro elettori, buste paga e pensioni che non crescono e la fine del mese sempre più lontana, mentre cresce l'insicurezza nel presente e nel futuro ed il costo della vita. Al contrario sono stati capaci di rendersi antipatici a tutti, così anche a sinistra si sono disamorati se non addirittura schifati. Se tutto ciò non bastasse a spiegare coerentemente perchè la sinistra in Italia non è più rappresentata in parlamento, allora aggiungete pure quel che vi pare.

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12 aprile 2008

LE AUTO DEI NON RESIDENTI INQUINANO DI PIU'


LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI NON SANNO PIU' COSA INVENTARSI PER RASTRELLARE DENARO.

A Palermo le automobili non inquineranno più come prima, la politica ha finalmente risolto l’annoso problema dell’inquinamento prodotto dalle automobili circolanti nel centro città.
Dal prossimo mese di Maggio 2008 l’Amministrazione Comunale di Palermo abrogherà la circolazione a targhe alterne, che era stata adottata nella convinzione di contenere l’inquinamento del centro storico. Un provvedimento “geniale” consentirà alle automobili, di targa pari o dispari, di circolare liberamente dopo che i loro proprietari avranno versato la nuova tassa comunale. Non inquineranno più (escluse le euro 0, 1 e 2 in ZTL A).
Nella normativa iniziale (che quasi sicuramente verrà in seguito modificata) è stato deciso che gli automezzi dei residenti inquinano meno e ne potranno circolare tre per ogni nucleo familiare con tassa annuale di 15 euro cadauna, mentre per le auto dei residenti in provincia o fuori provincia, che evidentemente inquinano di più, si è deciso di farne circolare solo una per nucleo familiare, ma previo pagamento della tassa annuale di ben 30 euro (il doppio).
Così facendo l’Amministrazione Comunale di Palermo agevola molto i cittadini residenti e discrimina altrettanto i non residenti, ognuno inquini a casa sua.
Come è già avvenuto per le targhe alterne, il notevole incremento della circolazione fuori dal perimetro a traffico limitato, ulteriormente allargato, non produrrà maggiore effetto inquinante poichè, evidentemente, i gas di scarico rimarranno “isolati” o si dissolveranno nel nulla.
A nessuno, ovviamente, è venuto il sospetto che i provvedimenti adottati abbiano finalità diversa da quella declamata o che siano stati imposti non certo a tutela della buona salute dei cittadini.
Con l'entrata in vigore del nuovo provvedimento sulla circolazione, qualche illuso potrebbe supporre che il grande gettito per le casse comunali prodotto dalla nuova tassa, o parte di esso, possa essere impiegato per migliorare l’attuale e già insufficiente servizio di mezzi pubblici, ma la supposta ipotesi sarebbe chiaramente a vantaggio dei non residenti (che circoleranno con un solo mezzo, pagando il doppio, contro i tre dei residenti ), mentre Palermo, la Pontida del sud - ed ora lo sapranno tutti - è solo dei palermitani e gli “altri” stiano pure a casa loro.
Per i turisti in automobile è previsto un pass giornaliero dal costo non ancora definito, ciò fa supporre che questa alternativa non verrà attuata perchè la perversa logica di governo della città, immagina il turismo motorizzato come ulteriore fonte di inquinamento, o forse perchè darebbe, alle casse comunali sempre vuote, un gettito finanziario irrisorio.
Buona Palermo a tutti.

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TEMA ATTUALE DA UN VECCHIO ARTICOLO

mafie, figlie del degrado sociale





Ho letto sul giornale "La Repubblica" di giovedì 25 ottobre 2007, l'articolo di Attilio Bolzoni e Giuseppe D'avanzo "I magistrati cannibali di Palermo", è una attenta disamina delle immancabili lotte interne alla Procura di Palermo. L'articolo si limita a rilevare e commentare il fenomeno ma sorvola sulle cause che lo hanno determinato. E' noto che in ogni grande Procura la maggioranza, ma non la totalità, dei Sostituti Procuratori adotta nelle indagini il "modus operandi" in sintonia con la "linea dell'ufficio". Il periodico avvicendamento al vertice delle procure, cambia tale "linea" e determina un "affioramento" dei procuratori del gruppo di minoranza che spesso si occupa di indagini che ne intersecano altre di altre Procure e che con esse sono in rotta di collisione. La diversa "linea" impressa dal nuovo Procuratore, non sempre è in sintonia con la precedente, da qui gli attriti interni tra i due gruppi di procuratori ed esterni tra procure diverse. Un esempio lampante di quanto realmente oggi accade lo troviamo nella Procura di Palermo, nei due procedimenti paralleli a carico del Governatore della Regione Sicilia Totò Cuffaro, promossi da due diverse procure, con due diversi capi di imputazione ma con le stesse fonti di prova. Il problema è spinoso e di difficile soluzione poichè le nomine dei procuratori seguono l'orientamento politico dei governi nazionali e non soltanto la teoria dell'avvicendamento, ritenuta necessaria per scongiurare il pericolo di eccessiva continuità nell'incarico con rischio di incrostazioni e sedimentazioni.
Nello stesso articolo si legge che Caselli ricorda spesso i risultati ottenuti dal 1993 al 1999: 650 ergastoli, 8826 persone indagate per mafia, 3238 rinviate a giudizio, beni per diecimila miliardi di lire sequestrati ai mafiosi.
Tutti sanno che questi numeri non rappresentano il fenomeno mafia nella sua interezza. Tutti hanno saputo dai media che i vecchi capi oggi in galera, sono stati sostituiti da Matteo Messina Denaro e Salvatore Lo Piccolo. Tutti sanno che il pizzo continua, anzi in questi ultimi anni è comparso un nuovo fenomeno che ha costretto i Palermitani a pagarlo in massa ai parcheggiatori abusivi, sparsi a centinaia nella città, e gestiti dalla mafia. I serbatoi ai quali le organizzazioni mafiose attingono, sono quelli prodotti dai mali sociali di sempre : l'indigenza, l'ignoranza e l'emarginazione dovuti agli squilibri naturali e politici. Occorrerebbe ristabilire gli equilibri ridisegnando, per mezzo di un progetto di riassetto sociale di lungo respiro, una società equilibrata e più uniforme, insegnando ai giovani che la felicità non risiede nella ricchezza e nel potere, ma nell'apprezzamento di ciò che già si possiede, posto che ognuno abbia il giusto necessario della media nazionale.
La soluzione al problema sociale risiede nel saper favorire che ciascuno abbia una vita dignitosa. La lotta alla corruzione, all'evasione ed alle mafie viene indicata dalla politica come esigenza sociale, ma è già divenuta emergenza e motivo di pressante richiesta di giustizia da parte dei cittadini onesti.
Questa società si confonde nel capire l'origine di fenomeni come mafie e corruzione e quindi preferisce curare i sintomi della malattia anzichè vaccinarsi. Non è con gli arresti che si cambia il tessuto sociale degenerato nei valori morali, da cui derivano mafie e corruzione.
Avendo vinto una infezione con l'antibiotico, nessun medico commetterà mai l'errore di credere che siano sparite le infezioni, la politica invece preferisce dare grande risalto ai singoli risultati ottenuti dalle forze di polizia, non essendo capace di combattere le mafie poichè si sono infiltrate nel tessuto sociale e quindi nella stessa "politica".
Nessuno però ha mai pensato di indagare su quanti siano realmente in Italia, ed in particolare in Sicilia, coloro che vorrebbero abolire completamente e sotto ogni aspetto, corruzione, evasione e mafia, che all'estero considerano anticamera di mali peggiori.
La risposta, chissà, potrebbe essere sorprendente.

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SIGNORAGGIO - scottante tema dimenticato.

E' tra i peggiori mali del secolo.





Signoraggio è pagare tasse per saldare un debito pubblico costruito su una bugia grande quanto il mondo.
Schema esemplificato:
Tu paghi le tasse per ridurre il debito pubblico più alto del mondo.
Come si crea il debito pubblico? La banca centrale europea stampa delle banconote per 10 miliardi di euro per un paese...
Spesa della banca: tra inchiostro macchine e carta per stampare... diciamo 50.000 euro... (e voglio essere generoso)
A questo punto, invece, la banca mette i 10 miliardi stampati a bilancio passivo
quindi avanza 10 miliardi dallo stato a cui li ha stampati (ma non costavano 50.000 euro?)
La banca europea appartiene in quota alle banche di tutti i paesi
la Banca d'Italia ne ha una parte.
Quindi la banca d'italia prende una parte di 10.000.000.000 -50.000 = 9.500.000.000 una parte di questi soldi (mi sembra il 7% ma non vorrei ricordare male) vanno alla banca d'italia....
Dov'è il problema?
Semplice la Banca d'Italia non è statale... una quota è statale... è una SPA di cui più del 70% delle azioni appartiene a privati... sceltissimi privati... solitamente altre banche/assicurazioni....
in poche parole... lo stato fa debito pubblico, la banca europea stampa carta che chiama soldi, mette questi soldi a passivo per cui li avanza, quando uno stato paga il famoso debito pubblico in pratica fa fare un guadagno spropositato alla BCE. La BCE prende questo guadagno e lo divide con tutte le banche europee che la costituiscono. La Banca d'Italia dona il suo guadagno in divisione in millesimi ai suoi azionisti.
In poche parole più spicciole ancora?
Noi paghiamo il debito pubblico tramite tasse assurde, taluni rinunciando anche al pane, alla certezza del lavoro, dovendo sottostare a precariato, umiliazione, lecchinaggio per poter mangiare e le banche acquisiscono ricchezza semplicemente sequestrando denaro e spartendoselo tra di loro. Stampano carta spendendo un valore "reale" e mettono a passivo un valore nominale che poi vogliono indietro. Tu non mangi e loro arricchiscono. Tu vivi in una condizione peggiore degli schiavi delle Piramidi e loro fanno i faraoni. Simply & Softly.
Questa la chiamano "scienza monetaria": la scienza che studia come mettertelo a pigreco mezzi dopo che sei diventato "necessariamente" flessibile.
Se ne parlerà mai di questo trucchetto che rende poche persone veramente ricche? e molto moltissimo potenti?


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