18 novembre 2009

QUELLO UMANO E' L'UNICO MODELLO DI RIFERIMENTO

Tutti gli schemi tecnologici realizzati fanno riferimento al “modello umano”, del quale sono l'omologo ed esso ne è il limite.

L’uomo è paragonabile ad una complessa macchina bio-elettro-chimica il cui funzionamento è regolato da schemi e modelli che rispondono a precise logiche di base.

Il sistema immunitario umano, ad esempio, presenta vari livelli di difesa dalle aggressioni dannose. Una prima barriera esterna (il derma) è moderatamente efficace se confrontata alla grande potenza difensiva propria dei sistemi circolatori, è qui che i nemici peggiori vengono annientati. Si potrebbe stabilire la logica di base del sistema immunitario definendone la strategia: consentire l’accesso interno ai nemici più pericolosi per combatterli in ambiente controllato. Evidentemente la scelta del terreno di lotta è più importante del rischio di avere il nemico in casa. Molte battaglie di guerra sono state vinte costringendo il nemico su un terreno a lui sfavorevole o in una posizione svantaggiosa, come avere il sole di fronte, impiegando quindi l'analoga strategia del sistema immunitario. Lo stesso Ulisse, nonostante lungo ed infruttuoso assedio, conquistò Troia espugnandola dal suo interno.

Le azioni umane derivano dalla memoria residente del cervello che contiene i “modelli codificati” con i quali vengono confrontati i dati rilevati dagli eventi del presente. Analogamente fa il computer con la memoria in esso residente e con i “programmi”, omologhi dei “modelli codificati”, impiegando però la RAM o memoria volatile che, se non trovasse un corrispettivo nel funzionamento cerebrale, potrebbe rappresentare, più di ogni altro, l’elemento creativo.

I motori a combustibile o quelli delle macchine alimentate ad energia, utilizzano la stessa logica del principio di funzionamento di parti del corpo umano, delle quali sono la rozza riproposizione nel dominio della meccanica, ma con rendimento non paragonabile. Non sorprende più di tanto la scelta di affidarsi alla elettromeccanica, più che alla biochimica, per la realizzazione di modelli tecnologici; da sempre l’uomo sceglie la strada più breve e meno impegnativa, anche se questa non sempre si è rivelata la scelta migliore.


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