25 dicembre 2013

- QUANTO E' IMPORTANTE CREDERE IN NOI STESSI E NELLE NOSTRE CAPACITA' -

"La magia è credere in noi stessi. Se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa "(Goethe).
Credo che questo sia vero solo in parte. Ciascuno di noi ha i suoi limiti invalicabili, definiti da fantasia ed intuito personale.
Confesso che essere eclettico comporta qualche problema, capita spesso di venire considerati "strani" e guardati con sospetto, qualcuno ha persino trovato il coraggio di dirmi: "ti occupi di cose talmente diverse da doverti definire quanto meno "strano"; devo dire che, in merito a questo, a tutto penso tranne che a dovermi  giustificare.
Ho fatto delle piccole scoperte, delle invenzioni che tengo quasi tutte per me, ne ho brevettato solo una: l'estremamente semplice "metodo di coltivazione per insaccatura", così l'ho chiamato. Consente annaffiature estive parecchio distanziate rispetto a quelle abituali. Ho tentato in vari modi di regalare il brevetto a paesi afflitti da perenne siccità e conseguenti carestie. Ho contattato le ambasciate italiane in quei paesi, documentandole e spiegando la mia intenzione, ma senza ottenere risultato; le risposte ottenute si somigliavano tutte: "non abbiamo canali governativi o di soggetti privati con i quali metterla in contatto, noi ci occupiamo d'altro". Sono rimasto molto deluso ed ho desistito.

Qui di seguito ne elenco altre, chiarendo subito che non sono un medico e che le notizie qui riportate rivestono unicamente carattere divulgativo, senza alcuna velleità di prescrizione, mentre la terminologia utilizzata è stata necessariamente presa in prestito da quella medica.

Assumo giornalmente, solo per una settimana e dopo lo ripeto periodicamente, un economico vegetale di uso comune: le punte di asparagi, che riescono a tenere "sotto controllo" i miei problemi dovuti alla prostata ed al cosiddetto "collo vescicale".
Avendolo scoperto per caso, ho coinvolto una amica urologa che voleva, a sua volta, coinvolgermi in una fase iniziale di sperimentazione che, a fine percorso, avrebbe dovuto consentire ad una officina farmaceutica siciliana (all'uopo contattata) di isolare la sostanza attiva presente in quel vegetale, per poi produrre un unico farmaco che ne avrebbe dovuto sostituire tre. Mi sono rifiutato di collaborare. Mi accontento di tenere sotto controllo la mia ipertrofia prostatica ed il collo vescicale (che mi sono stati diagnosticati), senza dover utizzare farmaci.

Ho modificato, in positivo, la curva di potenza di un motore a ciclo otto (a combustione interna, ovvero quelli delle automobili) inserendo nel condotto di aspirazione un "oggettino" che costa meno di 5 Euro, senza toccare null'altro e men che meno la centralina elettronica; i vantaggi sono immediatamente verificabili: impressionante aumento dell'accelerazione, della ripresa, dell'elasticità e della silenziosità del propulsore, abbassamento della temperatura di esercizio (verificabile dalla diminuzione di temperatura prodotta dall'impianto di riscaldamento, che è direttamente collegato con quello di raffrededamento del motore, quindi allungamento della vita del motore e di quella del lubbrificante, cioè l'olio), tutto ciò lasciando pressochè invariato il consumo. Su questo, ho avuto un lungo dibattito, de visu, con due ingegneri Fiat, entrambe hanno affermato che: non è possibile! Eppure la mia macchina è lì (ma quando parlavo con loro non avevo con me l'auto), per altro, non è l'unico mezzo ad aver beneficiato di questa modifica, compreso un furgone Fiat Ducato a passo medio, ovviamente i benefici sono stati gli stessi su diversi mezzi. Con questo non voglio dire che i due ingegneri fossero degli sprovveduti, tutt'altro, a dire il vero erano ben preparati, le loro affermazioni, basate sul principio delle adiabatiche, erano inoppugnabili, ma non è il caso qui di tediarvi con una dissertazione sulle leggi della termodinamica; però loro non hanno considerato alcune "cosette", ovviamente mi son guardato bene dal suggerirgliele, gli avrebbero fatto cambiare atteggiamento ed opinione: e che cavolo, l'idea è mia, me la tengo e non intendo svelare nulla a nessuno. Non farò la fine dello statunitense John W. Hetrick, tecnico industriale in pensione, che nel 1953 inventò e brevettò l'airbag, dal suo brevetto non riuscì a cavare un dollaro. I costruttori di automobili non vollero comprarlo, aspettarono 20 anni che il brevetto scadesse e dal 1973 equipaggiarono, le automobili da loro prodotte, con gli airbag come optional a pagamento. Oggi, è un elemento di sicurezza passiva salvavita, tutte le auto lo montano di serie.

Ecco come estendere di molto, verso gli estremi opposti della gamma audio, la risposta in ambiente di poccoli trasduttori a due vie predisposti per il biwiring (casse acustiche a due altoparlanti con morsetti separati), agendo unicamente sul collegamento casse-amplificatare: effettuare il collegamento del woofer con cavetto bipolare a trecciola, in rame OFC, di almeno 4mm. di sezione (oppure 2 cavetti accoppiati, cadauno di 2mm. minimo di sezione) ed uno da 2mm. per il tweeter.  Costo complessivo: meno di 20 Euro.

Tra le varie tipologie di alopecia, quella androgenetica (detta anche alopecia ereditaria), ma anche l'alopecia decalvante, non trovano alcuna possibile soluzione; altre tipologie a carattere transitorio, come l'alopecia areata (a chiazze) o la perdita di capelli causata da problemi di carattere nervoso oppure da diete autogestite, trovano soluzione con l'applicazione sul cuoio capelluto di creme e lozioni all'acido glicolico dall'8 al 15% a seconda della gravità. Le famose lozioni anticaduta o per stimolare la ricrescita dei capelli, in fiale o altri tipi di presentazione, danno scarsi risultati perchè il "cuio capelluto", in quanto tale, ne assorbe quanità praticamente irrilevanti. L'acido glicolico, sostanza di pertinenza del settore "estetica" dove se ne fà largo uso, trova efficace impiego anche in tricologia grazie al bassissimo peso molecolare che gli permette di penetrare lo strato dermico fino alla radice dei capelli, dove stimola la rigenerazione cellulare con coseguente ispessimento della cute che, essendosi assottigliato per una delle cause già citate, aveva prodotto il rimpicciolimento sia dei follicoli piliferi (sottoposti a compressione) che del diametro dei capelli e conseguente abbondante caduta fino alla mancata ricrescita. Credo di essere stato fin troppo chiaro; le affermazioni testè fatte derivano dalla pluriennale esperienza nella direzione di un famoso centro internazionale di tricologia e dalla ricerca svolta, anche a carattere personale; i casi che rientravano nelle citate tipologie transitorie, grazie all'acido glicolico, hanno trovato tutti soluzione. Volendo essere sincero fino in fondo, devo sottolineare che la maggior parte di alopecie areate, si risolvono autonomamente con la ricrescita spontanea dei capelli. 

Una semplice modifica del famoso "velcro" consentirebbe di estenderne molto gli impieghi.
Il velcro in grande, viene applicato sulle pareti da scalare e sui guantoni degli scalatori, come appare nella pubblicità di alcune navi da crociera.
Il "velcro" in piccolo, è formato da due striscette di simil tessuto con sopra dei piccoli peduncoli, maschio e femmina, che messi a contatto si agganciano. L'idea è quella di produrre un'unica striscetta che per metà e da un lato è maschio, mentre per l'altra metà dal lato opposto è femmina; in commercio non c'è ancora, chi lo volesse può brevettarlo, dopo potrà vendere il brevetto ad un produttore di velcro.

 

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