14 ottobre 2014

LE VITE PARALLELE.


Dentro di te c'è l'unico, vero, grande regista di tutti i film sulla tua vita, che realizzi durante il sonno.
I sogni consentono di vivere una seconda vita psicologica parallela, durante la quale si realizzano alcuni tra i possibili sviluppi di situazioni reali derivate dal vissuto; i sogni derivano quindi dall'esperienza vissuta e pongono l'accento sull'aspetto comportamentale sociale della personalità, sognando metaforicamente si completano modelli consequenziali di aspettazione emotiva. La vita da svegli ha bisogno di voler star bene attraverso l'altra.
A volte capita di acquisire consapevolezza del fatto di trovarsi in un sogno, si è coscienti del fatto che tutto l'ambiente è una creazione della nostra mente, derivante esclusivamente dalla realtà della veglia; durante i sogni capita di essere prossimi a morte sicura, esperienza questa non ancora vissuta che costringe al risveglio immediato.
I sogni possono permettere alla mente, attraverso la fantasia, di offrire una vista sulle emozioni legate a possibili eventi futuri; i sogni-visioni di Mosè, Gesù e Maometto, Alessandro Magno, Giovanna d'Arco, Napoleone Bonaparte ed Adolf Hitler sono stati definiti rivelazioni in sogno.
Secondo Freud il sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria di un desiderio rimasto inappagato durante la vita diurna, che pone l'accento sull'aspetto comportamentale sociale della personalità. Con l'opera "L'interpretazione dei sogni", tentò di spiegare questa modalità di funzionamento dell'apparato psichico, descrisse la psicologia dei processi onirici ed elaborò la famosa teoria per interpretarne il significato recondito.
Si sogna durante una fase particolare del sonno, detta "sonno profondo" o sonno REM. La funzione della fase REM del sonno sarebbe quella di facilitare la memorizzazione delle esperienze tramite l'attivazione di quelle aree del cervello che sono state coinvolte in un'esperienza specifica. Se una persona ad esempio risponde ad alcuni stimoli presentati sullo schermo del computer, e poi si registra la sua attività REM nel corso del sonno notturno, si nota che questa è molto più intensa in quelle stesse aree cerebrali che erano attive nel corso dell'apprendimento di quel compito. In sostanza nel corso dell'attività REM il cervello consoliderebbe gli apprendimenti diurni. Passare troppe ore davanti al computer, comporta a volte difficoltà nel prendere sonno, sonno agitato e risvegli frequenti, segni evidenti di aver sovraccaricato il sistema, che nella vita normale, ovvero non sottoposta a pressanti stimoli di apparecchi tecnologici, non prevede tali sovraccarichi. L'interruzione della fase di sonno REM, comporterebbe disturbi della personalità ed al sistema nervoso. E' del tutto intuitivo che un sovraccarico può comportare unicamente problemi.
In conclusione a quanto fin qui detto, anche se potrebbe apparire banale, il buon sonno serve a migliorare la vita.
Per dormire bene, la cena dovrebbe essere leggera, durante il giorno non si dovrebbe sovraccaricare il cervello con stimoli continuati e pesanti e sarebbe necessario dormire su un buon letto appoggiando la testa su un buon cuscino; a tal proposito occorre ricordare che è il materasso a doversi adattare al corpo e non il contrario. Buon sonno e buoni sogni a tutti.

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