13 febbraio 2015

QUELLO CHE NESSUNO AL MONDO HA IL CORAGGIO DI DIRE.


Alcuni anni fa, l'Europa era al massimo del suo splendore; le economie, i prodotti industriali e le esportazioni di Germania, Spagna, Francia ed Italia (nonostante il forte debito pubblico italiano) andavano alla grande e l'Euro era addirittura più forte del Dollaro. I prodotti Made in Italy, nonostante i forti dazi imposti per l'importazione, avevano invaso gli Stati Uniti d'America; alta moda, borse, scarpe, pasta, parmigiano ecc. erano richiestissimi.
Rispetto all'Euro ed all'Europa, che intanto aveva aperto a numerosi altri Stati minori, l'America stava perdendo velocemente terreno ed inventò i derivati, che macinavano più profitti a Wall Street e che si diffusero velocemente. I derivati sono una cervellotica trovata borsistica che punta, come tutte le scommesse, ad indovinare cosa accadrà in futuro. A chi comprava titoli di stato il venditore gli faceva acquistare anche un derivato. Alcuni dei prodotti derivati più complessi erano quelli che dettero origine alla crisi dei mutui subprime. Qualunque imbecille, se uno guadagna 100 e deve pagare 120, capisce bene come andrà a finire.
Alla fine della storia, tutte le banche del pianeta avevano in pancia derivati, quale più e quale meno, fu così che scoppiò la crisi finanziaria mondiale (che guarda caso partì proprio dall'America) e mise in ginocchio tutti gli Stati, anche l'America. Chi aveva maggiori risorse per uscire prima degli altri dalla crisi, fu l'America e lo vediamo oggi nei fatti; l'America si è risollevata dalla crisi, mentre l'Europa e L'Euro sono nelle peste.
Accadde tutto per caso o fu una scommessa americana, con nessuna garanzia di riuscita ma con qualche probabilità di successo?
L'america ha vinto la scommessa, mentre l'intero pianeta è in forte sofferenza. Nei paesi più deboli la classe media si è impoverita, le classi abbienti si sono rinforzate, i poveri sono enormemente aumentati e stanno piangendo lacrime di sangue.
Le scommesse, derivati compresi, sono un puerile parto della fantasia umana, un gioco stupido se applicato in borsa, non per nulla si dice: "giocare in borsa"; si continua a non distinguere un gioco da una cosa seria. A giocare col fuoco si finisce per bruciarsi, è un fatto talmente evidente, che a pensarci bene ci sarebbe da piangere.  



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