7 luglio 2015

Homo, aut quo vadis?


L'insulsa finanza, con i suoi strumenti finanziari applicati ai processi con cui individui ricchi, imprese, enti, organizzazioni, multinazionali, fondi sovrani e stati gestiscono i flussi di moneta nel tempo, ha conquistato il mondo. Gli dei in terra: denaro e profitto, stanno affamano interi popoli e decidendo la sorte dei singoli, impiegati come strumenti invece di venire considerati individui. La fine del baratto e l'avvento del denaro prima, della industrializzazione e della globalizzazione dopo, hanno portato alla profonda crisi del lavoro, disumanizzato la razza umana e sconvolto l'assetto geopolitico del pianeta, mentre il conseguente inquinamento, sta distruggendo progressivamente l'ambiente di vita. La democrazia, non è più il "governo del popolo", è diventata strumento nelle mani della finanza per piegare i popoli a suo piacimento e godimento.
La razza umana non era e non sarà eterna, ha avuto un inizio ed avrà una fine per processo naturale, tuttavia, l'uomo ha voluto rifiutare tale processo naturale ed anticipare i tempi, al raggiungimento di tale assurdo obiettivo si sta incaricando la finanza.

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