14 aprile 2016
PETROLIO E FUTURO
Quando tutto il petrolio sulla Terra sarà esaurito, da dove prenderemo la
materia prima per produrre tutto ciò che da esso viene ricavato? Dal petrolio raffinato
si ricavano, infatti, molti prodotti di uso comune e giornaliero, tutti gli
oggetti di plastica (tutti), polistirolo, antiparassitari, elastomeri, vernici e colori, cosmetici, fibre
tessili, imballaggi, prodotti farmaceutici, fertilizzanti, materiale bituminoso
ed asfalto ecc.
Come
combustibile, in futuro useremo quasi sicuramente l’idrogeno ricavato dalla scomposizione dell’acqua,
ma mancherà una importantissima materia prima per produrre “altro” che non sia
energia: il petrolio.
Quando
tutti i giacimenti petroliferi staranno per esaurirsi, il prezzo del petrolio schizzerà
alla stelle, motivo? Non sarà per nulla facile trovare “altro” che lo possa sostituire nella
produzione di quanto elencato prima.
Dunque,
gli Stati che manterranno qualche riserva petrolifera, in futuro detteranno
legge sul mercato internazionale. L’Italia invece, ha deciso di dare fondo a
tutto il petrolio del suo sottosuolo (79 piattaforme e 463 pozzi), per altro,
completamente gestito dalle grandi compagnie petrolifere che, grazie ad esso,
realizzano utili spropositati e decidono dove ed a chi venderlo.
L’assurdo
è che buona parte del petrolio estratto dal più grande giacimento europeo,
Tempa Rossa, viene esportato, per poi l’Italia acquistare petrolio da altri
Paesi produttori a prezzo maggiore.
Quindi, meglio tutto e subito
e chissenefrega del futuro, importante è che l'attuale Governo possa rimanere in piedi,
anche se in equilibrio parecchio precario.Iscriviti a Post [Atom]