15 luglio 2016

ATTENTATO DI NIZZA del 14 Luglio 2016.

La matrice terroristica in Francia proviene da lontano, più esattamente dal

Terzo colonialismo francese : (1860, inizio espansione nell'Africa Occidentale dal Senegal -1962, indipendenza dell'Algeria), interessò il Marocco, tutta l'Africa occidentale sahariana, la Mauritania, la Costa d'Avorio, il Congo, il Madagascar, il Laos, la Cambogia e la Nuova Caledonia.



Gli attentatori, che stanno terrorizzando la Francia, spesso non appartengono all’ISIS, ma sono simpatizzanti che nulla hanno a che vedere col sentimento religioso: quello loro è una sorta di assurdo risentimento e desiderio di rivalsa. Sono figli dei figli o pronipoti degli immigrati spostatisi in Francia e provenienti dalle colonie francesi. La loro assurda rivalsa, rispetto al passato, denota una incomprensibile follia omicida.   Gli attentatori sono a tutti gli effetti cittadini francesi nati e cresciuti in Francia, figli a loro volta di Francesi le cui origini sono spesso africane.

Appaiono quindi prive di significato le parole, di circostanza, del Presidente francese Holland: reagiremo.

PERCHE’ PROPRIO LA FRANCIA? PERCHE’ LA FRACIA HA AVUTO ED HA TUTT’ORA LA “LEGIONE STRANIERA”!

Creata nel 1831 dal re di Francia Luigi Filippo per accogliere stranieri che volevano servire la Francia senza creare reggimenti in funzione delle diverse nazionalità, la Legione Straniera si è nel tempo consolidata all’interno dell’esercito francese come corpo d’élite per i teatri di guerra e le operazioni più difficili e sanguinarie.

Dal Messico all’Indocina, passando per il Ruanda e l’Afghanistan, la Legione Straniera ha operato, nei suoi 183 anni di storia, nei teatri di guerra più disparati. La Legione Straniera era in Marocco, Siria e Libano durante la Prima Guerra Mondiale, in Norvegia nel 1940, in Indocina nel 1945, in tutta l’Africa del Nord negli anni ’50, in Madagascar, Guyana francese e Djibouti negli anni ’60 fino all’Afghanistan, il Ciad, il Libano, la Costa d’Avorio ed il Mali di oggi.

«Quello che vivi nella Legione straniera ti resta dentro. Lo spirito di corpo, certo. Anche una certa fratellanza. Ma soprattutto l’assenza di paura, un’assenza di paura tale che rasenta quasi la follia». Vittorio Augenti, questo il suo nome di battaglia, è un ex legionario. Prima di congedarsi ha prestato servizio in Djibuti, Burkina Faso e Afghanistan. È uno dei sessantamila italiani che in quasi due secoli di storia si sono arruolati nel leggendario corpo d’élite dell’esercito francese. 








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