5 febbraio 2019

La "dinamo planetaria" della Terra: cos'è, come funziona, a cosa serve





Il nocciolo di lava fluida radioattiva, fatta di ferro e nichel al centro della Terra, crea un enorme e potente campo magnetico. Assieme allo strato lavico, di ferro e nichel, esterno ad esso ed in rotazione, costituisce una gigantesca dinamo naturale. Con l'interazione tra flusso magnetico ed elettroni in movimento, genera il "campo magnetico planetario" della Terra, ovvero il suo scudo spaziale, che si estende per 640.000 Km nello spazio attorno al nostro pianeta.

Più avanti vedremo a cosa serve

Tutto quanto attiene l'universo sembra avere una doppia natura; come la materia e l'energia che sono le due facce della stessa medaglia e che si manifestano separatamente ed in modo parecchio diverso . Oppure come nella meccanica quantistica la dualità della luce: onda particella, ecc.

Anche la nostra stella: il Sole, mostra la stessa caratteristica duale. Da un lato emette la luce ed il calore che ci consentono di vivere, ma dall'altro, la luce diffonde anche la morte con i raggi UV (i raggi UV vengono di solito suddivisi in 3 classi, a seconda della lunghezza d'onda, espressa in millesimi di mm: UVA (0.32-0.4), UVB (0.29-0.32) ed UVC) .

Buona parte della normale radiazione solare ad alta energia (raggi cosmici, raggi gamma, UVC e parte degli UVB) è trattenuta dall'atmosfera terrestre. Ma l'atmosfera terrestre nulla può contro i flare solari (brillamenti, o tempeste solari): enormi esplosioni di plasma coronale ad altissima energia che dalla superficie del Sole si irradiano nello spazio, fino ad una distanza di circa 160 unità astronomiche (una unità astronomica corrisponde alla distanza Terra-Sole), come un enorme getto direzionale d'acqua, e che distrugge tutto ciò che incontra.

Le radiazioni dei flare solari vengono del tutto od in parte bloccati, a seconda della loro potenza, dallo scudo spaziale della Terra: il nostro campo magnetico planetario.

La natura della radiazione elettromagnetica dei flare solari, interferisce con l'attività elettrica della dinamo terrestre che crea il campo magnetico della Terra (prima descritto). Lo dimostrano le interruzioni di energia elettrica, per sovraccarico delle linee, già avvenute nel recente passato in vaste aree del nostro pianeta in occasione di tempeste solari che avevano colpito la Terra.

Le tempeste solari, oltre a rallentare il funzionamento della "dinamo planetaria" e di conseguenza l'intensità del campo magnetico da essa prodotto, possono interferire o modificare la forza di gravità che trattiene l'atmosfera, se particolarmente potenti ed orientate verso la Terra, in teoria potrebbero bloccare il funzionamento della dinamo planetaria. Come conseguenza la Terra non avrebbe più il suo campo magnetico esterno e potrebbe perdere l'atmosfera e l'acqua.

E' ciò che verosimilmente si pensa sia accaduto in passato a Marte, che non ha più il suo campo magnetico, che sicuramente un tempo aveva, così come aveva l'acqua i cui segni lasciati sulla superficie del pianeta sono evidentissimi.



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