6 gennaio 2020
IL CERVELLO UMANO BIO-ELETTROCHIMICO.
Il
regno degli esseri viventi sulla Terra si divide in due categorie: senza
cervello: virus, batteri, piante ecc. e cerebro dotati: animali ed uomini.
La
mente umana si differenzia per particolari capacità, probabilmente alcune non
ancora conosciute: la fantasia, per esempio, è una di tali capacità.
Il
cervello umano è particolarmente complesso, a parte la capacità, simile a
quelle di altri animali, di regolare automaticamente tutte le funzioni
organiche senza averne coscienza, la mente umana comprende l’inconscio:
misteriosa capacità che interagisce con le altre abilità cognitive.
Con
«abilità cognitive» si
intende l'insieme dei processi e attività mentali, come il problem solving, il
ragionamento, il pensiero, le capacità deduttive
e quelle logiche che coordinano le nostre conoscenze, ovvero le
rappresentazioni mentali di principi, procedure e teorie di un insieme di
saperi dominio-specifici, in grado di elaborare, oltre al pensiero, la comunicazione verbale e scritta, la fantasia, la memoria remota cosciente e non istintiva, la capacità logica e di
coordinare e controllare tutte le attività della coscienza interiore.
Il
nostro cervello è simile ad una macchina bio-elettrochimica dotata di capacità
straordinarie. Nessun altro essere vivente conosciuto, ha infatti la capacità di
attivare la fantasia, capacità che consente di proiettarsi nel futuro
probabile, di immaginare situazioni possibili ma inesistenti, persino
fantascientifiche. La fantascienza infatti comprende una vasta letteratura.
La
mente umana è un abisso che da le vertigini.
Pur
avendo constatato le straordinarie capacità della mente umana, vanno considerati i comportamenti collettivi erronei e di difficile interpretazione. Vediamo quali.
L’incapacità
di non ricommettere gli stessi errori già commessi nel passato e codificati dalla
Storia: una sorta di libertà psicologica che non ammette costrizioni di alcun
genere.
L’incapacità
di controllare lo sviluppo tecnologico al fine di non modificare l’ambiente di
vita, rendendolo instabile se non addirittura precario.
L’incapacità
di accettare il prossimo come parte paritetica della comunità umana. Manca
infatti la “coscienza di razza” per mancanza di competitor; gli uomini
continuano a guerreggiare e ad uccidersi tra loro, senza che ciò sia
finalizzato ad alcuna logica.
L’invenzione
del termine “creare, che ha prodotto l’illusione che possa esistere la
creazione, mentre l’umanità nel coso della sua esistenza ha unicamente
osservato trasformazione.
L’altra faccia della medaglia del
comportamento umano è talvolta deprimente ed illogica. Ma siamo uomini e non
siamo perfetti: la perfezione non attiene a questa nostra umanità.
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