19 gennaio 2020

La più antica chiesa di Messina.


Annunziata dei Catalani, o chiesa di Santa Maria Annunciata di Castello a Mare
La chiesa è ubicata nell’omonima piazza tra Via Garibaldi e Via Battisti.
Costruita nel periodo normanno, tra il XII e il XIII secolo, sui resti di un tempio pagano dedicato a Nettuno, la chiesa inizialmente fu denominata “Chiesa di Santa Maria Annunciata di Castello a Mare”, perché era inserita all’interno delle mura della fortezza di Castellammare. Solo successivamente, durante la dominazione spagnola, tra gli inizi del XVI secolo e gli inizi del XVIII secolo, le fu attribuito il nome, tutt’ora attuale, di “Chiesa Annunziata dei Catalani, perché divenne la sede della Confraternita dei mercanti catalani.
Ha resistito, quasi indenne, alle terribili scosse del terremoto del 1908 ed è uno de pochi edifici rimasti in piedi; la città venne ricostruita sulle macerie accumulatesi, ma la chiesa è rimasta sul vecchio livello, al di sotto dell’attuale livello stradale di oltre 3 metri.
E’ in stile prevalentemente bizantino, ma è il caso di dire che è la combinazione armonica di vari stili: bizantino, ma influenzato da quello romanico, arabo e normanno.
E’ circondata da una cancellata in ferro battuto. La facciata è composta da tre porte: quella centrale con sopra uno stemma catalano a forma di rombo e le due laterali ad architrave. Sempre all’esterno, il susseguirsi armonioso di due ordini di loggette cieche ornate con eleganti capitelli e collegate fra loro da archi bicolori intarsiati.
L’interno non è pregevole come l’esterno: è piuttosto spartano, con tratti di muro a vista, fatto di blocchi di tufo e di pietra lavica.
E’ divisa in tre navate con una elevata cupola centrale ed una cripta nel sotterraneo. E’ difficile ammirarne l’interno, è aperta solo in occasione dello svolgimento di funzioni religiose.














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